Quanto tempo ho ancora? Un’ora. Sessanta minuti. Tremilaseicento inesorabili secondi per dargli tutto di me, tutto quello che mi ribolle dentro, tutte le mie emozioni per lui e questo sentimento nuovo scalpitante dirompente nato per lui.
Avrei bisogno di altro tempo, di giorni interi da vivere con lui. Avrei bisogno di parlare con lui, conoscerlo, guardarlo e stringerlo forte a me, senza la preoccupazione che scappi via dalle mie braccia, senza sentire l’urgenza di doverlo salutare ancora e ancora.
Inizia a mancarmi già prima di vederlo di spalle per la sua strada, mi manca insieme all’aria, insieme alle parole, insieme a quei piccoli potenti battiti di cuore che sento solo quando lui è intorno a me.
Un’ora ancora, per noi. Un tempo che non esiste per nessuno se non per noi, strappato alle nostre vite, scollato dal mondo per gioco e diventato di colpo il nostro mondo intero. Senza timore, i nostri sessanta minuti ci hanno trasportato verso un angolo nascosto dove il sesso si trasforma in amore, dove le parole si riempiono, i respiri si confondono, le promesse si mantengono.
Ci siamo chiesti come sia successo, ci siamo stupiti di sentire le stesse emozioni, ci siamo scambiati desideri non detti prima. Mai una volta spaventati, mai insicuri di dire qualunque cosa, mai impauriti davanti a questa cosa che chiamiamo “noi”. Neanche il futuro ci fa paura, lontani dal bisogno di farsi domande, di cercare risposte. Ci comportiamo, in questa ora per noi e in tutte le altre fra noi, come se le domande non abbiano senso e le risposte fossero già davanti ai nostri occhi.
Un’ora, ancora!
25 Ago 2023 Lascia un commento